Prendere coscienza di qualcosa o esserne consapevoli può sembrare la stessa cosa. In realtà la consapevolezza è più profonda e impegnativa del semplice essere coscienti.
Quando prendiamo coscienza ci accorgiamo, ci rendiamo conto di qualcosa, usciamo dall’automatismo dell’abitudine ed è un passo molto importante sulla strada della conoscenza. Quando siamo consapevoli di qualcosa significa che la conoscenza acquisita è diventata parte integrante del nostro essere tanto da lasciare il segno nei nostri pensieri, nelle nostre emozioni e inevitabilmente anche nelle azioni che scegliamo di compiere. La consapevolezza si forma e si arricchisce sulla base delle esperienze pratiche che collezioniamo nella vita.
La coscienza non necessariamente è legata ad un’azione, la consapevolezza non esiste senza l’esperienza diretta. Il mettere in pratica ciò che siamo diventati grazie alle nostre caratteristiche innate e alle nostre conoscenze crea 2 livelli di comportamento, uno propedeutico all’altro: prima ci rendiamo conto, prendiamo coscienza e solo in seguito possiamo diventare consapevoli. L’essere coscienti quindi rappresenta la partenza del percorso della consapevolezza che necessariamente porta ad un cambiamento.