In questo periodo così particolare, così apparentemente statico, spesso mi fermo, rifletto e mi accorgo che quello che sto realizzando è tutto ciò che si è sedimentato negli ultimi vent’anni. E’ come se in tutto questo lasso di tempo fatto di studi, di ricerca personale, di esperienze, di incontri, si siano depositate nel fondo della mia coscienza idee, talenti, qualità che solo adesso sentono il bisogno di uscire, di svilupparsi, di espandersi e di diventare reali e concrete. Come se solo adesso sentissi di essere pronta a manifestare l’arte che ho imparato. Parlo di arte perché ogni talento espresso credo sia una maestria, un grande dono, un prezioso tesoro che abbiamo a disposizione tutti, nessuno escluso. Mi accorgo che tutto il processo di incubazione doveva passare per questa fase di “sedimentazione” per poter poi svilupparsi ed espandersi, perché se fosse successo prima né me ne sarei accorta e né gli avrei dato il giusto valore. E’ molto importante dare il giusto tempo di maturazione alle nostre qualità, alcune sono innate, altre si scoprono e si sviluppano mano a mano che cresciamo e che impariamo a conoscerci. Quanti cambiamenti si fanno? Quante metamorfosi si subiscono per comprendersi ed amarsi? Quante strade posso percorrere e cambiare lungo il tragitto? ”Infinite”. La risposta è infinite. Non dobbiamo etichettarci con un unico ruolo, nella vita di tutti i giorni abbiamo tanti ruoli perché siamo fatti di elementi diversi che coesistono, abbiamo tante qualità sedimentate dentro di noi che hanno bisogno di avere una voce, una funzione ed un ‘espansione.
Abbiamo il dovere di cambiare, abbiamo il diritto di percorrere nuove strade e nuove avventure per vivere ogni talento e scoprire la nostra vocazione.