Chiara Carlini
Terni, classe 1978, nata di Maggio, amante della natura e della montagna.
Ha trovato il suo posto nel mondo: fare yoga ovunque le capiti. Ama follemente la sua famiglia ed i suoi amici.
Cinzia Salvatori
nasce nel 1971 già ascoltatrice seriale dell’ambiente in cui vive e degli altri, solo di recente anche di se stessa, farmacista per caso, redenta dalla meditazione, innamorata del mondo animale (soprattutto cani) e della pasticceria dolce e salata.
Questa avventura è cominciata per noi due, Chiara e Cinzia, molti anni fa quando le nostre vite così diverse ci hanno portato ad incontrarci, conoscerci e condividere esperienze creando un continuo confronto ed una sincera amicizia. Siamo convinte che in questa epoca così piena di stimoli di ogni genere, di regole e ritmi molto rigidi e veloci, ognuno di noi si senta in balìa delle correnti del momento e assolutamente solo ed impotente di fronte agli accadimenti che si susseguono nel tempo. L’associazione Kurma nasce dall’idea di creare uno spazio di condivisione tra le persone allo scopo di sostenersi e confortarsi lungo il proprio percorso di vita e di scambiarsi conoscenze ed esperienze che possano essere praticamente utili nella quotidianità. Abbiamo creato quindi dei percorsi di ricerca, da seguire individualmente o in gruppo, per ritrovare equilibrio conoscendo meglio corpo, mente e mondo interiore che costituiscono gli strumenti attraverso i quali esprimere il nostro vero sé.
Perchè KURMA ?
Spesso ci viene chiesto perché abbiamo scelto il nome Kurma per la nostra associazione. Kurma in sanscrito vuol dire “Tartaruga” e, oltre ad essere una posizione yoga (Kurmasana), la tartaruga è un animale che ha un grande valore simbolico: rappresenta la tenacia, la resistenza, la forza, la calma e la longevità. È considerata una creatura saggia e fra quelle che riescono a difendersi meglio, per via del suo carapace. E’ inoltre uno degli animali più antichi che ancora esiste e resiste in natura, nasce nell’era preistorica e si è adattata agli innumerevoli cambiamenti evolvendosi fino ad arrivare ai giorni nostri.L’idea di essere rappresentate da qualcosa che racchiudesse in sé tutti questi aspetti che cerchiamo di portare ogni giorno nella nostra vita ci è piaciuta molto e la tartaruga ci è sembrato l’animale più adatto. Secondo l’etimologia popolare deriva dal latino “ tarturus” cioè mondo sotterraneo ed evoca l’immagine delle zone sotterranee della psiche. Per i Maya la tartaruga era legata alle stelle e alle costellazioni, il guscio è una rappresentazione della volta celeste. Lo scudo di Orione è chiamato tartaruga in lingua yucateca, il dio della Luna è raffigurato ricoperto da una corazza formata da scudi di tartaruga.Per gli Indiani dell’America del Nord la tartaruga rappresenta il mondo sopra e sotto di noi, è una sorta di totem perché è all’origine della creazione della Terra. In Cina alcune leggende narrano spesso di una tartaruga di mare sul cui dorso riposa la Terra. In Mongolia la tartaruga è il simbolo dell’eternità ed è per questo motivo che i grandi imperatori venivano raffigurati accanto a loro. Nella cultura maori la tartaruga simboleggia la famiglia, la fertilità e la prosperità. La sua immagine racchiude l’Universo: la sua corazza è rotonda sopra come il Cielo e piatta sotto come la Terra e le quattro zampe svolgono naturalmente la funzione di pilastri. Crediamo fermamente nei simboli e nei significati che la natura ci offre e crediamo che solo attraverso la natura possiamo trovare la sintonia con la vita e leggerne i cambiamenti.